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Nuovo Teatro Ateneo – Roma



Sunny Kim (Corea/Australia)

RAKI: WEAVING TRANSCULTURAL SONGLINES



27 novembre 2025 - Lezione concerto

Con la partecipazione di MuSa Jazz


Il 27 novembre 2025 il Nuovo Teatro Ateneo accoglie la cantante, improvvisatrice e ricercatrice coreano-australiana Sunny Kim, protagonista della lezione-concerto RAKI: Weaving Transcultural Songlines, realizzata con la partecipazione dell’ensemble MuSa Jazz, diretta da Roberto Spadoni. La lezione-concerto sarà introdotta dal prof. Riccardo Williams, docente presso la Facoltà di Medicina e Psicologia dell’Università Sapienza. L’appuntamento si inserisce nel percorso che il Nuovo Teatro Ateneo dedica ai modi in cui la musica, la voce e le pratiche performative possono diventare luoghi di relazione, di ascolto e di consapevolezza interculturale. La presenza di Kim — ponte vivente tra tradizioni originarie, ricerca contemporanea e processi creativi sensibili al trauma — apre uno spazio in cui il pubblico è invitato a interrogarsi sulle forme della trasmissione, della memoria e dell’incontro tra culture.

Sunny Kim è una compositrice e vocalist nata in Corea e residente a Naarm, il cui lavoro spazia tra improvvisazione, composizione e collaborazione interculturale. Guida l’Ensemble Ochaye, è membro stabile del gruppo Hand to Earth, nominato agli ARIA Awards, ed è stata commissionata dai principali festival australiani. Il suo lavoro ha ricevuto premi APRA AMCOS e Music Victoria, e nel 2020 ha tenuto il Peggy Glanville-Hicks Address, promuovendo una cultura di cura nella musica. Inoltre è docente all’Università di Melbourne dal 2018. Ha inoltre fatto parte del corpo docente del Banff Centre for Arts and Creativity in Canada (2025, 2019) e del Creative Music Intensive in Australia (2016-2021).

In questa lezione concerto Sunny Kim presenta brani del progetto Hand to Earth, nato dalla collaborazione con i musicisti Yolngu Daniel e David Wilfred, appartenenti alle First Nations australiane (territori abitati dai popoli originari). Radicato nella tradizione canora manikay del popolo originario Wagilak di Arnhem Land, questo lavoro indaga come le antiche linee di canto (raki, “linea”) possano essere intrecciate con l’improvvisazione contemporanea e la pratica interculturale. Kim riflette sulla propria ricerca riguardante i processi creativi sensibili al trauma e sulle modalità con cui questi approcci plasmano la produzione musicale in contesti multiculturali. Attraverso una tessitura fatta di dialoghi e voci soliste in collaborazione con l’ensemble musicale MuSa Jazz, costituito da docenti, studenti e personale tecnico e amministrativo della Sapienza, si invita il pubblico a considerare la musica come spazio di ascolto, guarigione e connessione. ________________________________________

Note di contesto sulla stagione 2025/2026
Dopo il lavoro di Sunny Kim, la stagione del Nuovo Teatro Ateneo prosegue attraversando storie, memorie e tensioni del presente, con un attraversamento delle forme ibride e delle urgenze dei nostri giorni. A dicembre Nathan Ellis invita il pubblico a diventare protagonista di Work.txt, spettacolo che trasforma il pubblico in una comunità di “lavoratrici e lavoratori” chiamata a interrogare l’assurdità del lavoro contemporaneo. A febbraio arriva l’assolo di Thomas Hauert, Troglodyte_Zaungast/Zaunkönig, ritratto dell’osservatore ai margini e del corpo come luogo di distanza. A marzo si attraversano memorie e traumi: Losing It di Samaa Wakim con la musica dal vivo di Samar Haddad King; Min el Djazaïr della compagnia Hékau sul rimosso esilio degli ebrei algerini; e Kohlhaas di Marco Baliani, rigorosa meditazione sulla giustizia. La stagione continua con l’ironia di Jiddu di Marco Berrettini, con le lotte sociali e i saperi ancestrali di Uproar di Carolina Rieckhof e Moyra Silva, e con Mi madre y el dinero di Anacarsis Ramos, ritratto di una vita segnata dalla precarietà. A maggio arrivano tre sguardi sulle eredità culturali: Parvati Viraham di Kapila Venu, la nuova creazione musicale della Compagnia della Fortezza Il figlio della tempesta, e L’ombra lunga di Alois Brunner di Mudar Alhaggi, indagine sulle zone oscure della memoria europea e mediorientale.

Info e prenotazioni
Mail: segreteria.nuovoteatroateneo@uniroma1.it
Telefono: +390649914115
Sapienza CREA - Nuovo Teatro Ateneo
Centro di servizi per le attività ricreative, culturali, artistiche, sociali e dello spettacolo
Sapienza Università di Roma
Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma
Edificio CU017

Orario spettacoli: 20.30

LINK PRENOTAZIONE EVENTO GRATUITO
https://teatroateneoraki.eventbrite.it/

Orario spettacoli: 20.30

Dopo aver prenotato il tuo biglietto, prenota anche il parcheggio gratuito all’interno della città universitaria al seguente link

https://bit.ly/parcheggiocusapienza

Sito: https://sapienzacrea.web.uniroma1.it/
Instagram: @sapienzacrea

Ufficio Stampa Stagione Nuovo Teatro Ateneo:
Agenzia Maya Amenduni - @Comunicazione
Maya Amenduni
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