Dal 20 ottobre al 15 novembre 2009

TEATRO SALA UNO

Roma - P.zza di Porta S. Giovanni, 10

LE RELAZIONI PERICOLOSE

Regia di Rinaldo Felli


Strano che un testo così bello e sconvolgente sia stato raramente portato in scena. Eppure la versione teatrale di Christoper Hampton riesce perfettamente a donare un filo conduttore dinamico e coinvolgente alla profondità e alla potenza del romanzo epistolare scritto nel 1782 da De Laclos da cui trae origine.
L'impeto della vicenda vede il suo svolgimento negli anni precedenti alla Rivoluzione Francese, quando una nobiltà corrotta e inconsapevole della propria debolezza è ancora barricata nelle idee illuministe e in un perbenismo ipocrita. Tra le crepe di questo castello, o meglio delle sue camere da letto, irrompe una malvagità sensuale e calcolatrice che rende ogni relazione un pericolo.
Baudelaire, riferendosi al romanzo epistolare afferma che: “se questo libro brucia, non può bruciare che come brucia il ghiaccio”. Qui non i sensi sono corrotti, è corrotto l’intelletto dalla deliberata e assidua volontà del male. Non il Male convenzionalmente definito, perché quest’ultimo non esiste nella natura umana, bensì, come postulato da Agostino d'Ippona, l’assenza di bene. Nel caso del romanzo, questa assenza si esplica attraverso il controllo e l’annullamento dei sentimenti, principalmente quello dell’amore.
E’ la condizione di Valmont che, come Lucifero, da angelo si è fatto demone per assecondare il proprio Dio interiore e soprattutto M.me Merteuil, altro demone che, negli anni, ha assunto la capacità di controllare perfettamente i propri sentimenti e di metterli al servizio dell’intelletto per il raggiungimento di un unico scopo: dominare e possedere la vita degli altri. L’assunzione del potere assoluto attraverso il trionfo della ragione. Lo scontro con il candore di M.me Tourvel non farà altro che esasperare questa lotta umana e porterà al tragico epilogo che confonde vincitori e vinti. Ma di una cosa si è certi: l'assenza di bene ha trovato le sue vittime da sacrificare. Il contrappunto costante tra le formalità aristocratiche e l'ardore dell'intimità nelle camere da letto ha molto valore nella regia fino alla cura dei dettagli, con la riproduzione fedele di usi e, soprattutto, costumi dell'epoca realizzati per l'occasione. Lavoro diametralmente opposto ma altrettanto curato per le musiche, pensate per raccontare gli intrecci che si verificano nel testo tracciando però una linea trasversale che va da allora ad oggi e ricercando una corrispondenza caratteriale tra i tre personaggi principali e le sonorità del trio strumentale: ecco che, quindi, la spregiudicatezza di M.me Merteuil rivivrà nelle basse frequenze del violoncello, l’apparentemente distaccato e superficiale Valmont griderà la sua disperazione finale con le note del sax soprano e, infine, le note sospese del pianoforte sottolineeranno la solitudine di M.me Tourvel.

PERSONAGGI E INTERPRETI:
VISCONTE DI VALMONT (Francesco Mastrorilli)
M.ME MERTEUIL (Cristina Nicolini)
M.ME TOURVEL (Sabrina Paravicini)
CÉCILE (Gisele Martino)
DANCENY (Eric Gimelli)
M.ME VOLANGES (Stefania Pascucci)
M.ME ROSEMONDE (Dedè Furitano)
ÉMILIE (Alessandra Evangelisti)
AZOLAN (Rocco Maria Franco)
IL MONACO (Antonio Gallo)
LA CAMERIERA (Marta Lapiana)
LA SERVA (Maria Pia Iannotta)

Costumi creati e realizzati da: Bettina Bimbi, Rita Carta e Maria Spigarelli
Musiche originali di PierLuigi Pietroniro
Scenotecnico: Alberto Panciocco
Disegno luci: Gillian McBrige
Assistente alla regia: Lucrezia Lanza

TEATRO SALA UNO
Roma - P.zza di Porta S. Giovanni, 10
Tel/Fax +39 06 7009329
www.salauno.it

Ufficio Stampa Compagnia
Maya Amenduni
mayaamenduni@gmail.com

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