Il Cinit-Cineforum Italiano, in collaborazione con l’Istituto Polacco di Roma e il Centro Sperimentale di Cinematografia, promuove la prima retrospettiva italiana del regista polacco Jan Jakub Kolski, presso all’Istituto Polacco di Roma e alla Sala Trevi – Cineteca Nazionale

Vincitore nel 1999 al Festival di Trieste Alpeadriacinema con La storia del cinema a Popielawy, e in concorso al Festival di Venezia nel 2003 con Pornografia, che è stato anche rappresentante polacco all’Oscar, Kolski è uno degli autori più interessanti del cinema polacco contemporaneo, ingiustamente ancora non molto noto nel nostro paese.

Oltre che regista di dieci film a soggetto è autore di molti corti, documentari, canzoni, videoclip musicali e raccolte di racconti, da alcuni dei quali ha tratto i suoi film. Ha lavorato dal 1976 al 1981 per la televisione di Breslavia, poi dal 1981 al 1985 ha studiato da operatore alla storica Scuola di Cinema di Lodz, da cui sono passate generazioni dei migliori artisti cinematografici polacchi (Munk, Wajda, Skolimowski, Zanussi, Kieslowski…). Con le sue opere cinematografiche ha vinto già diversi premi in molti paesi europei e dal 2000 è membro dell’Accademia Europea del Cinema.

Il programma prevede l’incontro dell’autore con gli studenti della Scuola Nazionale di Cinema (24-25 febbraio, introdotto dal critico Flavio De Bernardinis), e le proiezioni dei suoi film all’Istituto Polacco di Roma e alla Sala Trevi – Cineteca Nazionale, secondo il seguente orario:

Sabato 26 Febbraio 2005.
Presso l’Istituto Polacco, Via Vittoria Colonna n. 1, Roma
20.30: Jancio wodnik (Jancio l’acquaiolo, 1993, 100’) [vers. orig. con sott. in inglese]
a seguire: Incontro con il regista Jan Jakub Kolski

Domenica 27 Febbraio 2005.
Presso il Cinema Trevi - Cineteca Nazionale, vicolo del Puttarello 25 (Fontana di Trevi), Roma
18.30: Historia kina w Popielawach (La storia del cinema a Popielawy, 1998, 95’) [vers. orig. con sott. in italiano]
a seguire: Incontro con il regista Jan Jakub Kolski
20.30: Pornografia (2003, 110’) [versione orig. con sott. in italiano]

UFFICIO STAMPA:
MAYA AMENDUNI - mayaamenduni@libero.it